Esercito una professione di “aiuto agli altri”, forse senza averlo mai deciso, fin da piccolo.
Ho lavorato per 12 anni come dipendente, responsabile di diverse aree organizzative collegate allo scambio, commerciale e non, di idee, prodotti, esperienze in aziende nazionali ed internazionali: ma non era la mia vocazione.
Così, come ho sempre sentito mia una casa solo se ne ero il proprietario, nel lavoro ho trovato il motivo di alzarmi presto il mattino pensando di dover creare qualcosa per me e la mia famiglia e la mia gente. Per questo, da quasi 30 anni provo ad organizzare persone e risorse per realizzare progetti, difendere patrimoni, sviluppare iniziative: spesso ci riesco, talvolta faccio fatica. Come tutti.
Sono quindi un piccolo imprenditore della consulenza, della formazione e della cultura, che mi affascina anche se non mi ha mai schiavizzato: la ammiro, la uso , la promuovo in tutte le sue forme. E’ una magia.
Preferisco lavorare con i piccoli e medi imprenditori delle aziende a capitale familiare, provando con loro a salvare contemporaneamente impresa e relazioni affettive, nei momenti di cambiamento e di crisi, comprese le convivenze generazionali, talvolta faticosissime e dolorose. Perpetuare solo uno degli aspetti son capaci in tanti.
Studio da quando avevo 6 anni: nel 1994 ho pensato che tutte le mie esperienze, la mia laurea ed i miei saperi non erano mia proprietà; per questo mi sono fatto coinvolgere dai miei Maestri nel mondo dell’Università dove insegno, studio, scrivo articoli e libri, tengo ed organizzo conferenze e convegni: l’ho fatto a Verona e adesso lo faccio a Milano, Università Statale. Gli studenti, non tutti, capiscono che quello che faccio lo faccio per loro. E mi danno molto.
Sono grato ai miei amici, collaboratori, partner e clienti; soprattutto devo molto alla mia famiglia: da 39 anni quella nuova, da 60 quella vecchia.
La montagna, il canto, il viaggio sono l’energia da cui colgo le forze per fare tutto quello che ho scritto sopra.